6 ottobre 2020: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi (ormai il “tutti” è sottinteso),

quello di oggi è un pensiero un po’ difficile da “digerire” in quanto parleremo, seppur brevemente, della pazienza nella sofferenza e nella malattia. Certamente a tutti noi è capitato di dover affrontare qualche problema, più o meno importante, riguardante la salute del corpo. Francesco di Sales affronta più volte e in più scritti questo tema e nell’IVD scrive: “Quando sarai colpito dal male, contrapponi tutti i rimedi che Dio ha messo a tua disposizione; agire diversamente sarebbe tentare la divina Maestà: ma una volta fatto ciò, aspetta con fiducia totale l’effetto che Dio vorrà loro concedere. Se Dio crede bene che i rimedi vincano il male, tu lo ringrazierai con umiltà; ma se invece crede bene che il male vinca i rimedi, benedicilo con pazienza…Il vero paziente non si lamenta del male e non desidera essere compatito; ne parla con naturalezza, sincerità e semplicità, senza lamenti, senza rimpianti, senza esagerazioni…si manterrà con animo sereno nella pace tra la verità e la pazienza, ammettendo sì il male, ma senza lamentele.”

Belle parole, potremo dire tutti noi, ma non facili da mettere in atto! Tutti, non possiamo negarlo, abbiamo timore della malattia, nostra o dei nostri cari e vorremmo sempre restarne lontani e quando ci tocca da vicino facciamo fatica ad accettarla. Quando poi la malattia si presenta in modo subdolo come una neoplasia, o inaspettato come il coronavirus, la fatica aumenta.

Non ci resta che chiedere al Signore di fornirci, dalla sua infinita riserva, tutta la pazienza di cui abbiamo bisogno per affrontare i momenti difficili. Il Salesio, sempre nello stesso testo, ci invita a considerare anche le sofferenze di tanti che non hanno accanto chi li aiuti e li consoli e dice: “Considera i tormenti atroci sopportati dai Martiri e le sofferenze che tante persone sopportano e che sono, senza confronto, più penose delle tue, e poi dì a te stesso: Le contrarietà che mi affliggono sono consolazioni e le mie spine sono rose a confronto di coloro che vivono in una morte continua, oppressi dalle croci infinitamente più gravose e questo senza aiuti, senza consolazioni, senza alcun sollievo.” Consideriamo, consideriamo…e preghiamo:

O Dio onnipotente ed eterno, ristoro nella fatica, sostegno nella debolezza: da Te tutte le creature ricevono energia, esistenza e vita. Veniamo a Te per invocare la tua misericordia poiché oggi conosciamo ancora la fragilità della condizione umana. Affidiamo a Te gli ammalati e le loro famiglie: porta guarigione al loro corpo, alla loro mente e al loro spirito. Amen.

Davanti alle tante sofferenze, rivolgiamo, oggi, un pensiero ai tanti nostri fratelli e sorelle che soffrono per la malattia e la solitudine. Buona giornata,

PG&PGR

Notizie da PGR
Come già annunciato ieri, è finalmente a casa anche se tutte le mattine dovrà essere accompagnato all’Umberto I per le medicazioni. Inoltre, a titolo cautelativo, per non venire a contatto con chi potrebbe essere positivo al Covid, deve stare in isolamento fino a domenica.

Ringraziamo, oltre al Signore, anche voi tutti che ci siete stati vicini. PG&PGR