28 ottobre 2020: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

oggi la Chiesa celebra, in un’unica festa, i santi Apostoli Simone e Giuda. Per distinguerli dai loro omonimi, Simone, detto Pietro, e Giuda Iscariota (il traditore), vengono chiamati Simone lo Zelota (probabilmente prima di seguire Gesù aveva militato nel gruppo antiromano degli Zeloti), e Giuda Taddeo che era fratello di Giacomo il Minore e dunque parente stretto di Gesù (cugino?). La motivazione dell’unica festa è dovuta alla tradizione secondo la quale questi due Apostoli furono compagni nell’evangelizzazione dell’Egitto e della Mesopotamia e, sempre insieme, secondo alcuni scrittori, subirono il martirio. Essi, come gli altri Apostoli hanno saputo accogliere la volontà di Dio che, per amore, li ha chiamati alla sequela del Cristo, nonostante le loro debolezze. Citando la Prima lettera di San Giovanni (3,20), in una sua lettera, Francesco di Sales scrive: Dio è più grande del nostro cuore, e il nostro cuore è più grande del mondo. Perciò quando il nostro cuore nella meditazione si prepara per quanto può al servizio di Dio, cioè prende la risoluzione di servire il Signore e di onorarlo, di aiutare il prossimo, di mortificare i propri sentimenti interni ed esterni, o forma altri buoni propositi, opera meraviglie e dispone le proprie azioni ad un grado non comune di perfezione…Ora tutta questa perfezione, sebbene non sia proporzionata alla grandezza di Dio, è maggiore del mondo e di tutte le forze umane ed azioni esteriori”. Gesù non ha promesso ai suoi discepoli la “grandezza umana”, anzi, durante l’ultima cena, pregando il Padre, dirà: «Io ho dato a loro la tua parola e il mondo li ha odiati perché essi non sono del mondo, come io non sono del mondo.» Dunque la grandezza di Dio rende grande anche il nostro cuore quando sappiamo accettare e compiamo la sua volontà. Nonostante questo, umanamente ci poniamo tante domande sull’agire di Dio alle quali non sappiamo dare risposte che soddisfino la nostra comprensione. Ma come abbiamo letto e detto più volte, San Paolo, nella lettera ai Romani (11,33) esclama: «O profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio! Quanto sono imperscrutabili i suoi giudizi e inaccessibili le sue vie». Imperscrutabili, perché escludono ogni possibilità dell’umana comprensione; inaccessibili perché riguardano esclusivamente la sfera divina. Noi, poveri esseri umani, però, partecipiamo, in qualche modo, di questa grandezza di Dio che si estende a tutto il creato e a tutte le creature. D’altronde, come abbiamo già detto in altre occasioni, cercare di comprendere le misteriose vie di Dio, non sarebbe, da parte nostra, presunzione? Anche gli Apostoli, spesso, non hanno capito Gesù, ma si sono fidati egualmente di Lui tanto da sacrificare la loro stessa vita per l’annuncio del Vangelo. Il caro P. Ruggero, quando qualcuno gli diceva che era difficile capire i disegni di Dio, rispondeva col suo accento emiliano:  «Mo va là, lascia fare a Lui che sa!».

Preghiamo con le parole della Liturgia:

O Dio, che per mezzo degli Apostoli ci hai fatto conoscere il tuo mistero di salvezza, per l’intercessione dei santi Simone e Giuda concedi alla tua Chiesa di crescere continuamente con l’adesione di nuovi popoli al Vangelo. Amen.

A tutti l’augurio di “crescere” anche oggi un po’ nella fede. Buona giornata,

PG&PGR

Auguri a tutti i Simone e Simona che conosciamo. Non ci risulta conoscere qualcuno che si chiami Giuda.

Notizie di PGR
Oggi e domani riposo dalle medicazioni. Nulla di nuovo da segnalare se non che sta riprendendosi molto bene. E di questo ringraziamo il Signore…e voi. PG