Carissimi tutti,
ieri abbiamo parlato di Santa Maria Maddalena, la peccatrice: una donna “perduta” che incontra la misericordia di Dio e si pone alla sequela di Gesù meritando di essere la prima testimone della sua risurrezione. Nelle “Esortazioni” Francesco di Sales cita un episodio della vita di Sant’Efrem, detto il Siro, diacono e dottore della Chiesa, vissuto nel IV secolo. Efrem, ispirato da Dio a recarsi a Edessa, aveva chiesto al Signore di fargli incontrare “qualcuno che gli facesse da guida per condurlo nella via della sua volontà”. Giunto in quella città il primo incontro fu con una donna “di facili costumi”. Il santo diacono la rimproverò aspramente, ma la donna, con poche e semplici parole, gli dette una lezione di grande umiltà tanto da suscitare in lui un senso di gratitudine per quell’insegnamento.
Nel processo di canonizzazione del Salesio, una delle Superiore della Visitazione, narrò la vicenda di una giovane parigina di alto rango che si era lasciata travolgere “nei più deplorevoli disordini e perduta d’onore e reputazione, si era resa oggetto di sdegno agli stessi suoi genitori”. Rientrata in se stessa, e volendo cambiare vita, desiderosa di dedicarsi alla penitenza, la giovane chiese di essere accolta in qualche convento femminile, ma in nessuno di questi fu accettata rimanendo sola e abbandonata da tutti. In questo stato di completa desolazione interiore, un giorno si accostò al confessionale del de Sales e “a lui fece intera confessione dei suoi disordini con tale abbondanza di contrizione e di lacrime, che il cuore compassionevole del santo vescovo nel fu commosso”. La testimonianza riporta anche una sua espressione forte nei confronti di quei conventi che non erano stati compassionevoli verso la giovane: “Vi è solo Dio e io che riceviamo peccatori: nessuno vuol saperne di questa povera figlia, quantunque essa sia veramente pentita! ma io?…io voglio ch venga accolta in una delle nostre case”. La giovane venne dunque accolta in uno dei monasteri della Visitazione raggiungendo un alto grado di vita spirituale tanto da essere consultata da tanti direttori di anime. Visse in assoluta umiltà non ritenendosi degna di diventare superiora e morì in concetto di grande virtù”.
Crediamo che Francesco di Sales possa essere considerato uno degli ispiratori di tutti coloro che, ancora oggi, si impegnano per salvare dalla vita dissoluta e dallo sfruttamento tante giovani donne che arrivano nel nostro paese illudendosi di trovare un lavoro onesto, ma che poi si trovano imbrigliate in traffici gestiti da gente senza scrupoli.
Preghiamo:
Signore che ami tutti i tuoi figli, soprattutto coloro che si trovano a vivere situazioni di sfruttamento, non permettere che lo spirito del male continui a mietere vittime tra coloro che la povertà e la disperazione costringono ad una vita senza dignità. Amen
Pensando a quante persone vivono “schiave” del male e pregando per loro, auguriamo a tutti voi una buona giornata,
PG&PGR