22 luglio 2020: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi tutti,

con la Chiesa universale oggi celebriamo la festa di Santa Maria Maddalena verso la quale Francesco di Sales ebbe sempre una grande devozione tanto da scegliere spesso questo giorno per la consegna dell’abito alle novizie della Visitazione. Ma di quale personaggio biblico stiamo parlando? Maria, la sorella di Lazzaro? La peccatrice che si “autoinvita” al banchetto organizzato dal fariseo e che, stando ai piedi di Gesù prima li bagna con le lacrime, li asciuga con i suoi capelli e poi li profuma col nardo (cfr. Lc 7,38)? E’ la Maria Maddalena che San Tommaso D’Aquino chiama “apostola degli Apostoli” in quanto è lei che porta ai dodici la buona notizia della Resurrezione? Non crediamo sia questo il luogo per aprire tale discussione: gli esegeti, d’altronde, ancora non sono venuti a capo di questa questione; tutti però sono concordi nel dire che era una “peccatrice” (e questo termine è eloquente) alla quale l’incontro con Gesù cambia radicalmente la vita. Questo è l’aspetto che il Salesio vuole mettere in risalto nelle Esortazioni: “Una volta incontrato il suo Maestro, operò un’ammirevole conversione: da carcassa maleodorante che era, divenne un vaso di grande pregio, idoneo ad accogliere il liquore molto prezioso e profumato della grazia…divenne con la conversione un meraviglioso giglio”. Poi Francesco si lascia andare ad una considerazione di ordine “biologico”, una di quelle che dà “colore” ai suoi discorsi: “I fiori traggono la loro crescita e la loro bellezza da una materia maleodorante e marcia, e più la terra ne è satura più i gigli e i fiori che vi sono piantati crescono bene e diventano belli…all’inizio della primavera si ingrassa la terra col letame e le piante che vi crescono ne traggono la sostanza che le rende più piacevoli e pregiate”. E conclude: “Così la nostra santa, che era completamente deturpata dal peccato, in seguito fu resa tanto più bella per la contrizione e l’amore col quale aveva fatto penitenza”.

Non c’è che dire: Francesco, oltre ad essere un grande conoscitore dell’animo umano è anche un “pittore” che con pochi tratti sa rappresentare il volto della santità di chi, deturpato dal male, si lascia “rapire” dall’amore del Signore.

Quale insegnamento possiamo trarre da quanto detto sopra? Il Signore fa cose grandi e si serve, per farle, delle sue creature, anche quelle che il “mondo” vorrebbe scartare. E sarà proprio lei, Maria Maddalena, la peccatrice, ad avere, per prima, l’esperienza del Risorto.

Preghiamo con le parole di un santo:

Il Signore risorto, come alla Maddalena, ci viene incontro e ci chiama per nome, anche quando crediamo di aver perso tutto. Signore, converti il nostro cuore, amen.

A tutti l’augurio di lasciarsi “trasformare” dall’amore di Dio, buona giornata,

PG&PGR