Carissimi tutti,
qualche settimana prima della solennità di Pentecoste, dal Vicariato è arrivata una e-mail di Don Angelo, il nostro Cardinale Vicario. Pensavamo fosse qualche avviso relativo al tempo dell’emergenza e sul come riorganizzarci per la “ripartenza” (almeno a livello liturgico) prevista per il 18 maggio e che dalla domenica successiva, Ascensione di Nostro Signore, avrebbe visto il ritorno della comunità cristiana alle celebrazioni. Nulla di tutto questo! Il Cardinale ci proponeva tre giorni di ritiro in preparazione alla festa dello Spirito Santo. Non possiamo negare che, in un primo momento, la cosa ci ha lasciato perplessi: come un ritiro? E dove? Quando? Con quali modalità? Poi, con un successivo messaggio la cosa è stata più chiara: Come? Attraverso una scheda, preparata da una equipe, che ci sarebbe stata inviata a tempo debito; dove? Ognuno in seno alla propria comunità, sacerdotale o religiosa, o individualmente; quando? Dal mercoledì al venerdì (27,28 e 29). Tre giorni di preghiera, riflessione e…digiuno (questo, però, facoltativo, ma fortemente caldeggiato). Un pensiero che ci ha attraversato la mente, e forse non solo a noi, è stato: Don Angelo, anche quando era parroco a San Marco in Piazza Venezia, è sempre stato un uomo di profonda spiritualità, con il particolare carisma di saper ascoltare e consigliare, ma dopo il contagio da coronavirus, la degenza in ospedale e la successiva quarantena di convalescenza, questi doni particolari si sono come “amplificati” infondendogli una maggiore forza per fare, a noi preti, delle proposte coraggiose e pastoralmente “ardite”. Puntualmente la “scheda promessa” è arrivata qualche giorno prima del “ritiro” con uno schema imperniato su tre verbi: riconoscere, interpretare, scegliere. La traccia biblica che doveva fare la guida alle nostre riflessioni era quella dei capitoli 2 e 3 del libro dell’Esodo con particolare riferimento a Mosè e alla sua fuga dall’Egitto dopo l’uccisione di una guardia del faraone. Inutile dire che, anche se diversa, è stata un’esperienza bella e coinvolgente. Ripensandoci a qualche giorno di distanza, abbiamo pensato, fatti i dovuti “aggiustamenti”, di proporre anche a voi questi temi con qualche nostra riflessione personale… Tranquilli!!! Il digiuno di tre giorni, non ve lo proporremo…! Probabilmente “sforeremo” fino a lunedì della settimana prossima… Poi, come promesso, toccherà al “vincitore” del referendum…senza eventuale ballottaggio!
Preghiamo:
Signore, vogliamo offrirti un po’ del nostro tempo, ripensando la nostra vita, i nostri impegni, il nostro modo di vivere il cristianesimo. Aprici il cuore alla luce del Tuo Spirito: sia Lui a guidare la nostra riflessione facendoci prendere maggiore coscienza di ciò che ci chiami ad essere e fare perché, anche attraverso di noi, la Tua Chiesa, in questo momento di ripresa, abbia il coraggio di rinnovarsi. Amen
A tutti, l’augurio di una buona giornata vissuta alla luce dello Spirito Santo,
PG&PGR