26 giugno 2020: Messaggio alla Comunità Parrocchiale

Carissimi,

nel messaggio di venerdì scorso 19 giugno, Solennità del Sacro Cuore di Gesù, facevamo menzione, brevemente, della memoria del giorno successivo dedicato al Cuore Immacolato di Maria. Francesco di Sales, pur essendo un eccellente teologo e Dottore della Chiesa, ama, nei suoi scritti e nel parlare alla gente, immaginare certe scene evangeliche e darne, sempre nel pieno rispetto del testo, una lettura che vorremmo definire “viscerale”.

Durante una “catechesi” per la professione di alcune suore delle Visitazione, a proposito delle rinunce che i religiosi dono tenuti ad osservare, prendendo ad esempio la Vergine Maria, dice: «Al momento della nascita, la santissima Vergine fa questa rinuncia, tanto da non servirsi più della propria libertà. Considerate tutto l’arco della sua vita, e vi troverete soltanto una sottomissione ininterrotta». Accenna poi alla sua presentazione al Tempio da parte dei suoi genitori, al fidanzamento-matrimonio con Giuseppe, il viaggio da Nazaret a Betlemme in occasione del censimento, la fuga in Egitto, il ritorno a Nazaret. Continua il Salesio: «In conclusione, in tutto il suo andirivieni non troverete che una sottomissione ed una disponibilità ammirevoli». Ma è  al momento della passione di Gesù che la rinuncia alla sua volontà diviene più evidente: «Giunge fino a vedere morire il proprio Figlio, suo Dio, sul legno della croce…accettando la volontà dell’Eterno Padre…bacia cento e mille volte la croce su cui è appeso, l’abbraccia e l’adora. Mio Dio, quale abnegazione è mai questa!. E’ vero che il cuore teneramente amante della Vergine dolorosa era trafitto da atroci dolori, e chi sarebbe in grado di esprimere le sofferenze e i tormenti che laceravano in quel momento quel cuore benedetto».

Il cuore grande di Maria, dopo aver custodito e meditato tanti momenti della vita terrena di suo Figlio, ha saputo accettare la sofferenza e la morte di Gesù; in quel momento la profezia del vecchio Simeone si è avverata e una spada le ha trafitto l’anima. Come dicevamo sopra, Francesco sa narrare la verità evangelica, senza mai alterarla, con quel “pathos” che gli è proprio, come se lui stesso stesse vivendo quel momento, aiutando l’uditore e il lettore a calarsi profondamente in ciò che descrive. Lasciamoci dunque coinvolgere ed avvolgere da questo amore che sgorga dal Cuore del Signore Gesù e della sua santissima Madre per l’intera umanità.

Con le parole della liturgia, preghiamo:

O Dio che hai preparato una degna dimora dello Spirito Santo nel cuore della Beata Vergine Maria, per sua intercessione concedi anche a noi, tuoi fedeli, di essere tempio vivo della tua gloria. Per Cristo Nostro Signore. Amen.

Meditando il mistero del Figlio di Dio fatto uomo per la nostra salvezza, buona giornata,

PG&PGR