Carissimi tutti, vicini e lontani,
oggi celebriamo Maria Madre della Chiesa, la memoria più giovane tra tutte le ricorrenze mariane dell’anno. E’ stata istituita da Papa Francesco l’11 febbraio 2018 e fissata al lunedì che segue la Solennità di Pentecoste. Come mai proprio in questo giorno? Proviamo a darne una spiegazione “nostra”. Forse non tutti sanno che in alcune Chiese orientali il 26 dicembre non si celebra la Festa di Santo Stefano, rimandata ad altra data, ma quella delle “Congratulazioni alla Madre” (Nell’attuale liturgia cattolica questa festa è celebrata il primo giorno dell’anno: Maria Santissima Madre di Dio). Sì, vabbè, ma che c’entra? Curiosi, eh? Provate a pensare a cosa succede quando una donna mette al mondo una creatura: parenti (specialmente i nonni) ed amici fanno a gara per vederla e si rallegrano con i suoi genitori, in modo particolare con la mamma, Ebbene, ieri è nata “ufficialmente” la Chiesa attraverso il dono dello Spirito Santo sceso sugli Apostoli e Maria riuniti in preghiera nel Cenacolo. Dunque oggi celebriamo la festa della Madre di questa “neonata” creatura. Vogliamo sottolineare una cosa: il Fondatore di questa Chiesa (assemblea) è stato concepito, nel seno della Vergine Maria, dallo stesso Spirito Santo che l’ha fatta nascere in quella lontana prima Pentecoste cristiana…e anche lì era presente Maria. Così come da lei è nato il Signore Gesù, con la sua presenza, e non poteva essere diversamente, nasce la Chiesa.
Se torniamo indietro di cinquantatre giorni, ci ritroviamo sul Calvario, con Maria e Giovanni, ai piedi della croce dove è stato inchiodato Gesù. Il Figlio di Dio, negli ultimi istanti della sua esistenza terrena guarda verso sua madre e il giovane apostolo che le sta accanto sostenendola. Alcune delle sue ultime parole sono rivolte a lei e…a noi: «Donna, ecco tuo figlio…Ecco tua madre». Il discepolo prediletto di Gesù, in quel momento rappresenta tutta l’umanità, presente in quel momento storico e futura, alla quale Maria viene data come madre. Il testo evangelico, narrato dallo stesso Giovanni, continua dicendo che “da quel momento il discepolo la prese nella sua casa” (cfr. Gv 19,26-27). Una scena che commuove, certamente, ma che ci pone anche un interrogativo: sono disposto a “prendere Maria nella mia casa”? Ella, come tutte le mamme, degne di questo nome, si prende cura dei suoi figli, si prende cura di tutti noi, anche quando siamo un po’ “capricciosi”. A questa mamma, che noi della Diocesi di Roma invochiamo col titolo di “Madonna del Divino Amore” e “Salus populi romani” e voi, della Diocesi dell’Augusta Taurinorum, col titolo di “Consolata”, vogliamo oggi rivolgere la nostra preghiera e lo facciamo con le parole della “Colletta” della messa del giorno:
Dio Padre di misericordia,
il tuo unico Figlio, morente sulla croce, ha dato a noi
come madre nostra la sua stessa madre, la beata Vergine Maria;
fa’ che, sorretta dal suo amore, la tua Chiesa,
sempre più feconda nello Spirito, esulti per la santità dei suoi figli
e riunisca tutti i popoli del mondo in un’unica famiglia. Amen.
Invocando su tutti voi la protezione della Vergine Madre, vi auguriamo buona giornata,
PG&PGR
Una piccola “appendice”:
la formula del “referendum” sembra funzionare. Da quello che leggiamo, al momento, François (de Sales) è in netto vantaggio su Francesco (Papa). Se avessimo aggiunto anche Francesco (di Assisi)… sai che trio!!!
Aspetteremo ancora qualche giorno… Tranquilli, non vi lasceremo, comunque, a digiuno.
Ri-buona giornata,
PG&PGR