Venerdì 7 giugno, ore 20:45 presso il Teatro San Giustino, la Compagnia Teatrale dei Distrattori presenta l’opera teatrale “Una Vela Bianca all’Orizzonte“. Tra i protagonisti alcuni ragazzi del nostro oratorio. Il Teatro si trova all’interno della parrocchia San Giustino in Viale Alessandrino 144. Prezzo di ingresso 5,00 euro. Non potete mancare!!!!
Di seguito una scheda di approfondimento
L’opera si propone di proiettare su un palco il procedere fluido e evanescente del libero incastro di vite che per loro volontà o sorte si ritrovano ad avere come comun denominatore e univoca finestra sull’esterno la distesa impassibile del mare,l’Oceano mare, che tutto placa e tutto confonde. Intrappolati ina una bizzarra locanda, affidata alle cure di un’intraprendente ragazzina dallo sguardo singolarmente penetrante, i soggiornanti,con le loro attese e le loro domande irrisolte, si muovono al ritmo del mare, annullandosi nel suo immobile divenire. Sarà che infondo è un po’ troppo tardi per cominciare a seguire i propri desideri per la bella Helène, che ha una vita da dimenticare e nessun’ altra in futuro da vivere, o forse è un po’ troppo presto per tuffarsi in essi, per la fragile Lisbeth ,che teme il mare delle proprie emozioni . Sarà che infondo il mare non è facile da capire, non per i l professor Dinkelbang ,che di esso,con i suoi buffi strumenti, cerca la fine ,come del resto la fine della sua solitudine e così per il taciturno pittore Rubacof , che si consuma la vista nel tentativo ostinato di intercettare lo sguardo degli occhi del mare. Sarà che infondo fa un po’ paura questo mare “che non è”, proprio come l’ignoto ospite della settima stanza ,che nessuno ha mai visto,e di cui a crederne tenacemente l’esistenza è lo squattrinato Padre Broche,esattamente come un prete ,un poco allergico al proprio abito , può credere all’esistenza di Dio. Un clima sospeso e indolente ,come i quadri irreparabilmente bianchi del pittore, scombussolato dall’arrivo di un sinistro personaggio, senza passato e senza un vero nome, con gli occhi implacabili di un animale da caccia,che vuole la sua vendetta,ma che incappa nell’innocenza di un amore inaspettato. Lo asseconderà o prevarrà la sua sete di sangue? Sangue … che così bene si disperde a macchia nel profondo del mare , che tutto con le sue onde riesce a cancellare , e tuttavia non ci riesce Alexei, la reduce di un terribile naufragio,in corpo e spirito , che avverte il sangue di un tempo sporcargli ancora le mani. Di lei,come di tutti i personaggi, il mare si è impossessato , poiché davanti al mare non vi è domani, non vi è vita, non vi è peccato, il mare , come la donna confessa ,“E’ un’altra cosa”.